Messe a terra profonde
Impianti di messa a terra profonde
Al fine di eliminare il rischio di folgorazione in caso di guasti elettrici, negli edifici è obbligatorio realizzare impianti di messa a terra profonda a norma di legge. Questi sistemi sono costituiti da dispersori, interruttore differenziale, collettori e conduttori, fondamentali per l’efficacia e la sicurezza del circuito.
I dispersori servono a convogliare al terreno la corrente sprigionata quando si verifica un’anomalia. Ne esistono di vari tipi, ad esempio, picchetti in acciaio, corde in rame e ferri di armature. Sono indispensabili per evitare che l’energia passi attraverso il nostro corpo per poi scaricarsi a terra, dove tende naturalmente a defluire. Infatti, questi dispositivi creano una sorta di “passaggio” a bassa resistenza in cui si incanala la corrente impedendo, così, di folgorarci.
Tuttavia, potremmo comunque essere attraversati da una piccola quantità di energia, in grado di mettere in pericolo la nostra vita. Per fare in modo che ciò non accada, è indispensabile installare anche un interruttore differenziale, in gergo comune salvavita, che interrompe il flusso di corrente quando si presenta un malfunzionamento. In questo modo, noi non rischiamo di entrare in contatto con la fonte di energia potenzialmente dannosa.
All’interno del sistema occorre inserire i collettori di terra, che rappresentano i nodi a cui da un lato fanno capo i conduttori di protezione e quelli equipotenziali, mentre dall’altro sono collegati i dispersori. Infine, sono presenti i conduttori di protezione, i cavi gialli e verdi collocati nelle prese elettriche, che convogliano la corrente dalla massa metallica in tensione al sistema disperdente. Il collegamento di ogni componente deve essere eseguito ad hoc per assicurarsi che l’energia defluisca correttamente a terra attraverso i dispersori.